Numero 64 - Anno XVIII - N°2

Arti marziali e sport terapia


È ormai provato da anni che lo sport in generale ha un effetto benefico su ognuno di noi. Nei soggetti normodotati è un ottima valvola di sfogo che permette di avere una buona forma fisica, liberare la mente e scaricare lo stress accumulato con il lavoro o quant’altro. Ancor più importante è la pratica sportiva nelle persone diversamente abili, che oltre ai benefici sopra elencati possono attraverso lo sport migliorare la qualità della propria vita quotidiana sia privata che sociale. La scelta dello sport da praticare deve essere dettata, non dalla disabilità della persona ma dalla volontà e gusto della stessa, perchè lo sport quale esso che sia deve essere piacere.

Praticare le Arti Marziali Cinesi può essere di grande aiuto per molte persone diversamente abili, da tempo sono partiti progetti per avvicinare il kung fu a queste persone meno fortunate anche attraverso Scuole ed Enti Sociali per far capire meglio questa disciplina che tende a migliorare le capacità fisiche dell’individuo, per via del lavoro di potenziamento che viene svolto, le capacità di coordinazione dei movimenti con lo studio delle tecniche di base e i tao lu, la capacità di relazionarsi con gli altri tramite la sicurezza in se stessi che il Kung fu riesce a infondere nell’individuo e il riuscire a fare cose che gran parte delle persone normodotate non riescono a fare. Da qualche anno sto portando avanti il progetto di aprire le porte dello Shaolin Kung fu a questi ragazzi meno fortunati, proprio in questi giorni mi è stato proposto di lavorare con un ragazzo down di 9 anni e non vedo l’ora di iniziare questa esperienza perchè è la prima volta che lavoro con questo tipo di disabilità, in quanto da circa quattro anni sto lavorando con Nicholas Macellari.

Tutti si chiederanno: chi è Nicholas Macellari! Ebbene, è la persona più forte che abbia mai incontrato (parola di Maestro Shaolin) e la cosa più bella è che stiamo parlando di un ragazzo di soli 13 anni. Nicholas è non vedente dalla nascita, ma nonostante tutto egli, non solo è un ottimo studente scolastico ma anche un bravo praticante di Shaolin Kung fu. La mamma di Nicholas è una mia amica d’infanzia, un giorno parlammo di come poter migliorare ed amplificare le capacità motorie e relazionali del ragazzo, decidemmo di provare con delle lezioni private. Dopo aver lavorato una stagione con ottimi e a volte inaspettati profitti, pensai, sempre di comune accordo con i genitori di Nicholas di inserirlo nel corso insieme agli altri ragazzi della scuola. Pensate (parlo a un qualsiasi praticante di arti marziali) di essere in palestra, a lezione, in mezzo al gruppo, con gli occhi bendati a cercare di fare quello che tutti gli altri stanno facendo solo con l’ausilio dell’udito, pensate di effettuare un’acrobazia che non conoscete o non avete mai potuto vedere, senza l’aiuto della vista e allora potrete capire le difficoltà incontrate e l’impegno che Nicholas ha dovuto mettere in campo per riuscire, ed è riuscito, a diventare un buon praticante di Shaolin Kung fu, al punto di partecipare a competizioni di tao lu (forme) classificandosi sempre tra i primi della sua categoria.

A volte, quando sono solo in palestra chiudo gli occhi e provo a praticare il kung fu per capire le sensazioni e le difficoltà che il bambino deve affrontare. È difficilissimo, ma lui prova e riprova e alla fine non solo riesce a seguire il gruppo, molte volte lo supera. Nicholas mi segue spesso durante i nostri spettacoli o esibizioni ed è sempre di esempio per tutti, sono sicuro che se continuerà a praticare diventerà uno dei migliori atleti che abbia mai allenato, perchè lui sa soffrire e superare le avversità al contrario di molti bambini di oggi che hanno tutto ma non riescono a vedere niente.