Numero 64 - Anno XVIII - N°2

Wubaomen QiGong per la salute

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Il Wubaomen QiGong per la salute è stato introdotto in Italia dal Maestro Sun Junqing. Successore diretto della 19a generazione della Scuola taoista Wutang Longmen e della 25a generazione del Tao QiGong, fondata da Lao-tze. Il maestro Sun è stato iniziato da suo padre, il gran maestro Sun Yun-hai all’arte della cura con le tecniche millenarie del QiGong.
Il Wubaomen QiGong fa parte del QiGong terapeutico che produce energia a onde sottili e delicate ed ha il potere di penetrare in profondità e mutare la qualità delle cose. Scopo principale dell’applicazione del Wubaomen QiGong è la cura dei propri disturbi e il mantenimento della salute. Attraverso di esso si può intervenire anche sulle malattie e la salute degli altri, e, armonizzando e purificando sia il corpo che lo spirito, grazie all’energia o Qi, allungare e migliorare la propria vita.

Questo QiGong è accessibile a tutti per mezzo di semplici esercizi:

• respirazione addominale
• movimento
• visualizzazione della circolazione energetica
• automassaggi e picchettamenti del corpo

Il Maestro Sun suddivide in sette stadi il Wubaomen QiGong.
I primi due stadi servono per chi ha come obiettivo il raggiungimento della salute con la pratica degli esercizi. Il primo stadio consiste nel regolare la respirazione, regolare la mente e regolare il corpo per mezzo del dongong (QiGong dinamico o in movimento).
Cioè, si pratica Yangsheng QiGong e daoyin di base del qi mentre si mantiene una respirazione tranquilla, lenta e prolungata, si rasserena la mente e si fa circolare il qi in tutto il corpo. Migliora la condizione fisica e, fissando come centro il dantian, riscalda il corpo dall’interno.

Chi ha malattie croniche, continuando a praticare questi esercizi, a poco a poco noterà un netto miglioramento. Nel secondo stadio, si può giungere a controllare la jing, il qi, lo shen acquisiti, si recupera lo shen congenito e si inizia il jingong (qigong a riposo o statico).
Il jinggong è un metodo di qigong che segue il dongong – (qigong in movimento); di solito si pratica da seduti. Stando con gli occhi chiusi e respirando lentamente si sente il neichi e si controlla la sua circolazione e consiste nel liberare e rilassare la forza di tutto il corpo, mentre la coscienza si concentra nel neichi.
All’inizio degli esercizi di base ce n’è uno che ha come obiettivo di prendere coscienza del qi rimanendo seduti; però, siccome è normale che si faccia esperienza del fluire del qi per mezzo degli esercizi fisici dello Yangsheng QiGong, questo jingong si pratica concentrandosi sempre più nel neichi. Si giunge a riconoscere e a sentire l’energia del dantian; il corpo gode buona salute e supera la malattia. Terzo stadio, per chi si propone di dirigere la volontà. Quarto stadio, per chi si propone di sviluppare potenzialità latenti.
Quinto, sesto, settimo stadio per chi vuole giungere alla Illuminazione.
Il Maestro Sun, chiamato in Italia nel 1998 dall’A.I.A.O. Associazione Infermieri in Oncologia a Milano, ha tenuto corsi di formazione al personale infermieristico. Lo scopo dei corsi era quello di dare uno strumento in più per l’assistenza infermieristica e favorire nei pazienti, nei loro familiari e per se stessi un miglioramento psico-fisico. In seguito, richiesto dai servizi Formativi dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha continuato la sua attività di educazione alla salute.
Proprio stando all’interno dell’Istituto Tumori, a contatto con i pazienti ed in modo particolare quelli terminali, si è sentita l’esigenza di sperimentare l’applicazione degli esercizi di QiGong su pazienti, con neoplasia avanzata, per migliorare la loro qualità di vita.
La qualità della vita è oggi uno degli argomenti più trattati a livello medico-sanitario. La medicina si è posta, come obiettivo principale, non solo l’allungamento della vita, cioè quanto tempo il paziente riuscirà a sopravvivere, ma anche la preoccupazione di come sarà la sua vita.
La definizione di salute che ha dato l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1946 non era basata solo sulla assenza di malattia ma uno stato completo di benessere fisico, mentale e sociale.
Nel corso degli ultimi anni questi argomenti, specialmente in oncologia, sono stati oggetto di importanti ricerche e, nonostante questi studi, la definizione di qualità della vita, risulta comunque problematica.
Dall’analisi di tali principi, si trova consenso nel considerare che il concetto di qualità della vita comprende più dimensioni includendo i quattro aspetti fondamentali:
Stato fisico Comprende sintomi fisici come nausea, dolore, vomito ecct., secondari alle terapie o alla malattia.
Stato funzionale
Comprende la capacità di compiere in modo autonomo le normali attività quotidiane.
Stato psicologico
Vengono considerate le caratteristiche del paziente, come l’affettività, l’autostima ecct.
Interazione sociale
Vengono considerate le modalità relazionali con parenti, amici, ecct.

Alle suddette dimensioni, in oncologia, vanno aggiunte altre aree di valutazione quali: l’immagine corporea, gli aspetti spirituali e religiosi.

La medicina occidentale, nella descrizione della fisiologia e fisiopatologia del corpo umano, non contempla il concetto di energia, di circolazione energetica. Per la Medicina Tradizionale Cinese, invece, l’energia è la base per spiegare e intervenire, fare diagnosi e terapia, sulla persona, considerata, nella sua componente corpo-mente-spirito, come un tutt’uno di essa.
Si è voluto, quindi, impostare una ricerca per vedere che risultati poteva dare l’applicazione del Wubaomen QiGong nel paziente oncologico. Sono stati individuati i pazienti oncologici, con metastasi, in terapia presso il Day-Hospital-Unità Operativa di Terapia del Dolore e Cure Palliative considerati in fase terminale con una prognosi di vita di non oltre 3 mesi.
La ricerca voleva quindi verificare l’“Impatto del Wubaomen QiGong sulla qualità della vita nel paziente oncologico avanzato”.

Metodo
Si è scelto il metodo della ricerca scientifica in uso presso l’Istituto. Prima di iniziare il trattamento, il paziente è stato sottoposto ad una valutazione per l’idoneità di ammissione allo studio come richiesto dal protocollo. Gli strumenti utilizzati prima del trattamento per lo studio sono stati:

• Tabella di descrizione della casistica
• Questionario sulla qualità di vita EORTIC QLQ-C30
• Indice di Karnofsky
• Palliative Prognostic Score
• Consenso informato


L’analisi di verifica post-trattamento è stata effettuata mediante l’utilizzo di un questionario che valutava le sensazioni e i benefici provati dal paziente.
Alle persone risultate idonee ai requisiti di ammissione allo studio sperimentale, è stato chiesto di trasferirsi al Centro di Terapie Complementari presso i Servizi Formativi dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Via Ponzio 44 a Milano nei giorni regolarmente stabiliti, per un periodo di 15 giorni. Inoltre è stato chiesto di fermarsi da un minimo di 15 minuti ad un massimo di un’ora.
Il numero di persone viste in Day-Hospital - Unità OperativaTerapia e Cure Palliative dell’Istituto per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano per il reclutamento del campione, sono state 63. Di queste 63 persone, 20 sono state reclutate e 43 escluse di cui: 6 per PAP diverso, 5 per radioterapia, 16 per chemioterapia, 16 per inagibilità geografica.
Il campione costituito risultava formato dall’80% di femmine e 20% di maschi con età media di 61 anni, e variazioni che andavano da un minimo di 47 anni ad un massimo di 79 anni.
Il campione aveva una media di Performance Status di 70, con variazioni comprese in un minimo di 50 ad un massimo di 90. Aveva una probabilità di sopravvivenza, secondo il Palliative Prognostic Score a 30 giorni, maggiore del 70%, il range era compreso tra 0-5.5 In base ai risultati del questionario EORTC QLQ C30, i principali problemi riscontrati nella qualità di vita si riferivano a dolore fisico che limitava e disturbava le normali attività di vita quotidiana.

Questa limitazione risultava associata in maniera rilevante ad un certo grado di stress psicologico. Emergeva il:

90% di tensione
85% di irritabilità
80% di depressione
85% di debolezza
90% di stanchezza
95% con bisogno di riposo
70% con difficoltà a ricordare alcune cose.

Le persone selezionale si sono tutte presentate, al corso di Wubaomen QiGong, accompagnate da un proprio familiare, chiedendo loro, se possibile, di partecipare al corso stesso. Inizialmente si sono tenute lezioni individuali e successivamente di gruppo, questo per facilitare il corretto apprendimento. Durante i primi tre giorni sono state insegnate le tecniche di rilassamento, riguardanti la concentrazione nel Dantian e la respirazione addominale, tecniche di base per poi accedere ai livelli superiori.
Gli esercizi sono stati eseguiti dai pazienti, inizialmente con difficoltà e nei giorni successivi in modo sempre più soddisfacente. Con l’acquisizione di queste tecniche, al terzo giorno è stato introdotto il Wubaomen Yangsheng QiGong, un metodo di livello superiore costituito da una combinazione di movimento fisico associato alla concentrazione - in particolare nel Dantian - per permettere all’energia Qi di circolare per tutto il corpo. Infine sono stati insegnati una sequenza di esercizi di automassaggio dei principali Meridiani del corpo che iniziano dalla testa e terminano ai piedi.
Durante tutte le lezioni, i pazienti ed i rispettivi familiari si sono dimostrati partecipi, chiedendo il più possibile informazioni riguardo al metodo utilizzato. In relazione alle circostanze di cui sopra, sono state comunicate tutte le informazioni possibili, tranne le sensazioni che potevano avvertire durante gli esercizi, onde evitare l’influenza e comprovarne la corretta esecuzione. Inoltre i pazienti, tutti interessati al Wubaomen QiGong, hanno espresso il desiderio di prolungare le lezioni e di partecipare in altri periodi agli incontri.

Analisi finale
Il campione, costituito da n. 20 persone con neoplasia avanzata, per l’85% ha regolarmente portato a termine il corso di Wubaomen QiGong come da protocollo, mentre il 15% lo ha interrotto prima, senza completare la scheda di valutazione finale.
I motivi per cui le lezioni di Wubaomen QiGong sono state interrotte dai pazienti, riguardano le difficoltà fisiche e non, nel raggiungimento della sede di tenuta dei corsi.
Il 71% delle persone partecipanti a questo studio ha dichiarato di avere avuto difficoltà nel raggiungere il rilassamento. Il 76% ha avuto difficoltà iniziale nell’eseguire la respirazione addominale; difficoltà giustificate dal fatto che l’esecuzione corretta di questi esercizi, in particolare modo all’inizio, richiedeva molto allenamento.
Il 94% durante gli esercizi ha provato sensazione di calore e il 71% ha avvertito sensazioni di formicolio, brividi, torpore ed elasticità, mentre il 100% ha affermato di aver provato rilassamento dopo gli esercizi, sensazioni che ne hanno comprovato la corretta esecuzione.
Nonostante il periodo limitato della sperimentazione, durata 15 giorni, dalla valutazione finale dell’ 85% di persone che hanno regolarmente portato a termine il corso di Wubaomen QiGong risultava evidente un miglioramento della qualità di vita riguardante:

76% dolore fisico
100% stato depressivo
94% irritabilità
94% stanchezza
94% concentrazione
100% riposo a letto

Conclusioni
Il Wubaomen QiGong è un metodo che se fosse insegnato al cittadino potrebbe diventare uno strumento di promozione del benessere globale della persona.
Nella selezione dei pazienti in Day-Hospital dell’Unità Operativa Terapia e Cure Palliative, sono stati esclusi i pazienti sottoposti a chemioterapia e radioterapia per una analisi più obiettiva dei risultati del Wubaomen QiGong, onde evitare che benefici di tale pratica potessero essere attribuiti alle cure sopracitate. L’analisi iniziale del campione ha evidenziato come i principali problemi riscontrati nella qualità di vita siano stati correlati a dolore fisico unito in maniera rilevante ad un certo grado di stress psicologico. Sono emersi: tensione, depressione, irritabilità, stanchezza, bisogno di riposo e difficoltà a ricordare. Durante lo svolgimento del corso di Wubaomen QiGong, tutte le persone che lo hanno regolarmente portato a termine hanno provato le sensazioni previste da tale metodo, comprovandone così la corretta esecuzione. I risultati della sperimentazione hanno evidenziato ampiamente come il Wubaomen QiGong sia stato ed è un valido supporto nelle Terapie Palliative.
Tutti i pazienti selezionati, nonostante il periodo limitato della sperimentazione – 15 giorni – hanno dichiarato testualmente nei questionari di provare beneficio e rilassamento durante la pratica del Wubaomen QiGong, ottenendo risultati positivi soprattutto nella sfera psicologica. Tali benefici dimostrano come il metodo Wubaomen QiGong abbia aiutato queste persone a superare lo stato di forte sconforto generato da questa malattia che, giorno dopo giorno, corrode lo stato emotivo di questi pazienti così sofferenti.
Da questo studio sono emersi due dati fondamentali:
1. il Wubaomen QiGong ha migliorato le qualità di vita nel paziente oncologico avanzato.
2. il Wubaomen QiGong è uno strumento utile ed efficace che, previa preparazione, può e potrà essere utilizzato facilmente dagli infermieri e da chiunque è a contatto con questi pazienti, come metodo integrativo nelle Cure Palliative, sia in ambito ospedaliero sia extra-ospedaliero.

Si ritiene, inoltre , che il Wubaomen QiGong possa trovare valida applicazione anche nei pazienti esclusi dalla selezione in quanto potrebbe aiutarli ad alleviare gli effetti collaterali provocati da queste terapie. Il Wubaomen QiGong ha permesso anche di percepire meglio le esigenze e le emozioni del paziente consentendo una migliore e pronta risposta del professionista ai suoi bisogni.
Questo studio ha inoltre evidenziato l’empatia e la fiducia, pilastri cardine e fondamento della relazione paziente – infermiere. Il Wubaomen QiGong, studiato nelle sue applicazioni pratiche e con gli effetti conseguiti, esprime chiaramente ciò che è sancito nel profilo professionale dell’Infermiere – D.M.739 del 14/09/1994 art. 1, punto II, il quale così recita: “L’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono: la prevenzione delle malattie, l’assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l’educazione sanitaria”.

In relazione alla:
• Natura Tecnica:
il Wubaomen QiGong nella sua applicazione, richiede una qualificata preparazione teorico-pratica.
• Natura Relazionale:
il Wubaomen è strumento valido nella relazione infermiere-paziente • Natura Educativa:
il Wubaomen QiGong è importante per l’acquisizione di uno stile di vita che permetta un approccio globale-olistico alla persona con dolore.